giovedì 15 novembre 2012

Cosimo Scarpello, (IM) Passeport. Gli strafalcioni della politica o la politica degli strafalcioni?, SECOP Edizioni, Corato (BA), 2012

La crisi del linguaggio è una spia di una crisi più profonda che investe tutti i settori della società, in primis la politica. Con l’avvento della cosiddetta seconda repubblica si è progressivamente assistito a un imbarbarimento del linguaggio politico, vuoi per rompere con il politichese dei professionisti della politica del passato vuoi per incapacità personale e mancanza di cultura. Sta di fatto che il gergo politico, perdendo l’elegante patina retorica di un tempo, è scaduto in motti aggressivi pieni di violenza o di dati statistici. I numeri si sono sostituiti progressivamente alle parole, che, ormai, vuote di contenuti veicolano quasi esclusivamente attacchi personali, a volte anche non legati direttamente al contesto politico. L’avv. Cosimo Scarpello, autore del libro (IM) Passeport. Gli Strafalcioni della Politica o la politica degli strafalcioni ? – già vicesindaco e assessore con delega alla cultura e al contenzioso, attualmente consigliere comunale – fa sua questa critica e, con una disamina intrisa di tanta ironia, e autoironia, evidenzia gli strafalcioni che, in un quinquennio di cosigliatura, hanno portato fino al ridicolo, al di là delle pur nobili intenzioni, i discorsi dei colleghi politici del suo Comune, San Pancrazio Salentino. Dalle frasi celebri (divenute oggetto di vere e proprie barzellette) alle accezioni dei termini (parole usate con un significato scorretto e improprio), dalle similitudini e costruzioni verbali contorte e bizzarre ai vicoli ciechi (frasi lunghe e macchinose senza via d’uscita), dagli interventi fuori tema e privi di filo logico, a brevi espressioni di dubbia correttezza verbale e ai latinismi ultramaccheronici. Scrive l’autore nella premessa: “Le frasi, i passi o gli interventi sono riportati tutti in originale, incluse le ripetizioni inutile d’intere parole o parti di esse”. Proprio questo ritengo sia il pregio del libro, quello di aver riportato fedelmente le espressioni scritte nei verbali dei consigli comunali, senza distorcere mai in alcun modo le parole o le frasi pronunciate dai consiglieri nel corso dei loro interventi. Scrive lo stesso autore lo scopo ultimo del libro è quello di “attenuare il grado di drammaticità di un contesto politico, di alleggerirne il peso in un clima troppo spesso arroventato, e di minimizzarne e ridimensionarne i contrasti che di frequente degenerano in rivalità e odi di natura personale: un desiderio che, dato il particolare momento storico, diventa un’irrinunciabile esigenza”.  La crisi può essere superata con una sana autoironia che ci aiuti a comprendere i paradossi e i limiti della realtà in cui viviamo. Il libro del consigliere Scarpello, come in una sorta di catarsi, cerca nell’umorismo una via d’uscita all’appiattimento dell’attuale livello della politica e apre una finestra verso nuove prospettive future.
Pier Vincenzo Rosiello

venerdì 9 novembre 2012

Un secolo di storia della Universal Pictures



La foto del famoso film E T

La mostra fotografica alla galleria Alberto Sordi fino al 17 novembre

Un secolo di storia di attività cinematografica raccontata attraverso venti immagini, tratte da alcuni dei suoi film più rappresentativi tra il 1912 e il 2012.  Universal Pictures Italia divisione Home Entertainment e Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT) –  il canale televisivo del Gruppo dedicato al grande cinema classico Americano – ripercorre così i suoi successi da “Il Gobbo di Notre Dame” del 1923 e il Fantasma dell'Opera del 1925 a “Biancaneve e il Cacciatore” uscito quest’anno. La rassegna fotografica, dal titolo “Venti grandi immagini raccontano 100 anni di storia del Cinema”, rimarrà esposta nella Galleria Alberto Sordi, proprio nel cuore dell’Urbe, fino al 17 novembre, nell’ambito delle “Risonanze” del Festival Internazionale del Film di Roma. La Mostra Fotografica è stata inaugurata da David Moscato – amministratore delegato di Universal HE – con la partecipazione di Adriano Pintaldi, profondo conoscitore della storia del Cinema in generale e, in particolare di quella di Universal. La rassegna racconta la storia della Universal attraverso 20 foto tratte da alcuni dei suoi film più rappresentativi, corredate da informazioni e curiosità sui personaggi e le storie che fanno ormai parte dell’immaginario collettivo, come Il Gobbo di Notre Dame, il più celebre film muto dell’epoca, e Biancaneve e il Cacciatore, il film fantasy più acclamato di quest’anno.  Universal ha scelto le produzioni che hanno lasciato un segno grande nella storia del Cinema, e nelle emozioni di intere generazioni, attraverso momenti di grande suspence con Gli Uccelli del grande maestro del brivido Alfred Hitchcock, o attraverso figure indimenticabili, rimaste per sempre icone dell’immaginario collettivo con  Lo Squalo ed E.T. di Steven Spielberg, con Scarface, I Blues Brothers o Il Gladiatore.Un modo per ricordare che il Cinema è un patrimonio culturale oltre che artistico, e soprattutto Universale, un tesoro da condividere e da conservare con le generazioni future, perché la storia cinematografica rappresenta un formidabile strumento di conoscenza del costume e della società.                                               
Pier Vincenzo Rosiello