lunedì 17 settembre 2012

La pace si costruisce con l'accoglienza reciproca

Siamo Tutti Migranti La convivenza possibile di Vittorio De Luca, Edizioni Paoline Collana Persona e società, n. 39,  pagine 192, euro 14, 00 - ISBN 88-315-4166-4
La migrazione è un fenomeno sociale che accomuna tutti i popoli, un fenomeno necessario, che al di là di ogni pregiudizio sociale, rappresenta la via attraverso la quale si muove la storia e il progresso della civiltà umana.  Si tratta di un fenomeno antico e nuovo. Com’è noto, nel Novecento moltissimi italiani emigrarono in tutti i continenti. A partire dagli Anni Settanta iniziarono a giungere nel nostro Paese immigrati in cerca di lavoro o in fuga da povertà e guerre. Cinque milioni sono ormai gli stranieri che vivono e lavorano tra noi e per noi, chiedendoci diritti e solidarietà. Una serena convivenza è possibile anche se il cammino che la società occidentale deve percorrere è complesso e difficile. Nella storia recente sono crollati i confini che separavano popoli e gruppi etnici. In Italia, accanto a buoni esempi di accoglienza, restano episodi di intolleranza e di xenofobia. Il giornalista Vittorio De Luca nel suo ultimo libro, a cui io stesso ho collaborato, dopo aver fornito dati e statistiche aggiornati sul fenomeno, si sofferma a considerare quali siano le cause del razzismo e come i giovani si relazionino con il fenomeno immigratorio, riportando alcune storie particolarmente significative. L’ultima parte del volume è dedicata alla pace possibile, che affonda le sue radici nell’apertura all’altro. Per illuminare questa tematica, l’autore De Luca si rivolge, attraverso le loro storie e le loro parole, ai più grandi pacifisti dei tempi moderni: Gandhi, Martin Luther King, papa Giovanni XXII, Madre Teresa di Calcutta, Nelson Mandela, Giorgio La Pira. Testimoni di pace sempre fiduciosi nella possibilità di una serena convivenza tra popoli di versi. Tanti sono i volti che incontriamo quotidianamente, spesso stranieri, una condizione di vita che ci ricorda il nostro passato e ci ammonisce per il nostro futuro: l’unica strada possibile è l’accoglienza.

di Pier Vincenzo Rosiello

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